sabato 7 gennaio 2012

O G M

Crocefiggetemi pure... ma io non ho prevenzioni nè pregiugizi.

Gli OGM fanno parte del progresso, come gli antibiotici.

Il problema è nell'uso che se ne può fare, esattamente come gli antibiotici, che se usati impropriamente (nel magime dei polli...etc)  bene non fanno.

A me danno fastidio i pidocchi sui fagiolini e mi piacciono i fagiolini conditi con l'aglio ed il peperoncino.
Se si riuscisse ad introdurre nella genetica dei fagiolini i geni che danno il tipico sapore all'aglio ed al peperoncino,  gli afidi sui fagiolini non ci andrebbero e potrei mengiarmeli tutti io,  già conditi, indisturbato , senza dover litigare con torme di esserini neri ed affamati e dover sottostare all'annoso dilemma : ? avveleno insieme a loro anche quello che mangio io , o passo tutte le mie giornate a toglierli, uno per uno con le ditine??  .
  Il fatto è poi che d'estate vado  all'orto un giorno alla settimana al massimo, quindi il tempo di dare la caccia ai pidocchi con le ditine non ce l'ho.  Perciò, siccome non avveleno quello che mangio e le cure palliative (macerati d'ortica/aglio/peperoncino.....)  a me non funzionano,  devo abbandonare  i  fagiolini ai miei voraci concorrenti, mentre, se ci fosse un fagiolino OGM come dico io ......

Secondo me è tutta questione di fare le cose per benino, seguendo le regole e mettendoci cautela, prudenza  ed i dovuti controlli.
Si potrebbero così ottenere risultati che la natura da sè non ha ancora ottenuto, ma che magari, con  altri  migliaia di anni di Evoluzione Naturale,  arriverebbero da soli.  Pensateci bene,  perchè la natura da sè medesima produce ogni giorno i suoi  OGM ,  fa parte della Evoluzione Naturale .

E che cosa sono gli incroci, le ibridazioni, persino gli stessi innesti,  se non tentativi di aiutare l'  Evoluzione Naturale cercando di orientarla verso obbiettivi  utili  all'uomo ?? 
Gli OGM sono la prosecuzione di questi tentativi con uno strumento nuovo, la scienza.  E cosa è la scienza umana se non il prodotto più recente (e per molti versi il migliore) dell' Evoluzione Naturale ??

Rifiutare in blocco lo studio e la sperimentazione  sugli OGM, solo per partito preso, mi sembra un concetto "oscurantista" ,  dettato dalla "paura del nuovo"  e  di una visione pessimistica nei confronti della nostra stessa capacità di progredire sulla strada di un futuro migliore.

Mi è stato risposto:
Ci sono 5 multinazionali che hanno monopolizzato il mercato delle sementi e sono loro che spingono gli OGM per avere i brevetti e il dominio incontrastato sull'agroalimentare, altro che risolvere il problema della fame nel mondo.....
Hanno immesso in circolazione cibi di cui non si conoscono gli effetti sugli organismi,
così come le industrie farmaceutiche vendevano farmaci considerati miracolosi e che invece hanno causato danni immensi al solo scopo di guadagno.
Non dico che non si debba studiarci sopra, sperimentiamo pure, ma non sulla pelle della gente.
E comunque sono molti gli scienziati che ritengono che gli OGM causano più danni che benefici....
Mi viene in mente una storiella...
Quella di quello scienziato che modifico i geni della zucca e dell'albicocca, voleva creare la "Zucocca" un frutto grosso come una zucca con il sapore di albicocca, ci riuscì quasi......ne venne fuori un frutto grosso come un'albicocca e dal sapore di zucca...


La mia risposta:

Io non sono certo per gli  OGM  a tutti i costi e non mi pagano certo le multinazionali .

Comunque ci sta che certi  studi finiscano su un binario morto o diano il contrario di quello che volevano produrre, specie all'inizio , e in questo campo siamo proprio all'inizio.

Può darsi che al terzo o al centesimo tentativo lo scienziato della tua barzelletta avrebbe prodotto qualcosa di buono, se lo avessero lasciato fare .

Gli scienziati spesso non sono daccordo fra di loro (è capitato sempre in tutti i campi, sopratutto nella Fisica, dove illustri cattedrattici hanno stroncato i lavori di giovani promesse e poi si sono dovuti ricredere).

Spesso anche fra gli scienziati, che dovrebbero avere la mente più aperta degli altri, prevalgono posizioni "settarie"  e "pregiudiziali"  e tanti di loro dedicano più tempo a smontare le teorie altrui che a produrne di proprie. 

Ma mi sta bene che sia così, se no non ci sarebbero le verifiche ed i controlli, che rendono la ricerca meno pericolosa e  meno catastrofiche  le sue ricadute in termini pratici .

Perchè la scienza produce da sempre cose pericolose:  ha cominciato con l'uso del fuoco, il coltello di selce,  la punta di lancia , e così via per arrivare alla polvere da sparo, la  dinamite, l'energia atomica, le armi chimiche e batteriologiche.

Se per questo la ricerca sugli OGM non è di per se  più pericolosa di quelle che vengono condotte nei campi della chimica e della fisica. 

Allora vietiamo la scienza ?? Torniamo nelle caverne ??  Io no,  io nelle caverne non ci torno.

Per me si va avanti, per pericoloso che possa essere. Avanti con le dovute cautele, denunciando i pericoli e gli abusi e pretendendo da chi ci governa più garanzie e più controlli.

mercoledì 4 gennaio 2012

l'Albero di Natale

 il mio Albero di Natale  di    " fil di ferro e plastica"  a mio avviso   è  più "ecologico"  di quelli  "naturali"


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Citazione:

Il surrogato di plastica, grazie al marketing ha battuto L'albero di natale (vero)
La coltura dell'abete rosso ha rappresentato in passato un'ottima integrazione al reddito per gli agricoltori.
Vent'anni fa elementi concomitanti hanno fatto crollare le vendite, la genialata del marketing dei produttori di alberi di plastica è stato lo slogan "compra l'albero ecologico" come se la plastica crescesse nei campi e non andasse smaltita.
Negli USA intanto si fanno campagne pubblicitarie a favore degli alberi veri...

Dal giornale "La Campagna" della Coldiretti

 Fine citazione
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Il  mio commento:

Ognuno ha il suo punto di vista , che andrebbe rispettato, ma questo punto di vista non riesco proprio a rispettarlo : coltivare alberi per anni al solo scopo di farci denaro, sapendo che al cliente dureranno dieci giorni e poi finiranno nel cassonetto dell'immondizia con tutto il vaso e la terra,  non è un punto di vista ecologicamente  rispettabile e non è degno della Coldiretti.

Ed anche se gli alberelli sopravvivessero alle sevizie casalinghe e potessero essere ripiantati , dovrebbero essere  riportati nel loro habitat naturale e non piantati nel giardinetto di casa, a pochi metri dalle finestre, in habitat inadatti e col sicuro destino, se nonostante tutto campano, di essere tagliati dopo pochissimi anni perchè cresciuti troppo e troppo vicini alle case.

A Fontanigorda, "quasi montagna" ligure (800/1000 m.) , anni fa,    la Guardia Forestale mi ha espressamente vietato di piantarlo nel bosco,  in quanto specie estranea alla flora locale , consigliandomi di rispedirlo al luogo di provenienza o, più praticamente ...... nel cassonetto della spazzatura.

Da allora, saranno 20 anni, albero di plastica, sempre lo stesso : se ben addobbato è pure bellissimo anche lui.

martedì 3 gennaio 2012

Perchè il Giardino ?

Perchè il giardino (?)  - in un forum che seguo ci hanno chiesto quali sono le motivazioni che stanno dietro alla passione di ciascuno di noi   "giardinauti"

Già, perchè il giardino ??

Non mi ero mai fatto questa domanda,   il Giardino è venuto da solo ,  da dentro di me ,  forse.

Forse c'era da sempre , dentro di me, il Giardino: c'era e non lo sapevo ancora, ancora non mi si era rivelato.

Molti, tra gli amanti del Giardino, lo hanno vissuto fin da piccoli, guidati da genitori e nonni che già amavano il giardino. Costoro sanno di aver avuto una guida, un esempio, che li ha portati ad amare e rispettare il “Verde” (nelle sue mille sfumature e nei suoi tenui o sgargianti colori).

Fortunate persone, che hanno il Giardino nei ricordi d'infanzia più belli.  Io non ho potuto vivere un giardino da giovane, anzi, da giovane non ho mai   "guardato"  un vero giardino .
La mia passione giovanile non era il  "Verde" bensì  l'Azzurro :  il  Mare.

E così, a 18 anni ho seguito la mia passione e ne ho fatto un mestiere.
Vivere nel blu, che la prora tagliava trasformandolo in ricami di bianca spuma;  e sopra di me l'azzurro del cielo, sempre uguale e pur sempre diverso. L'orizzonte incontaminato ed a volte la terra lontana, misteriosa, e per questo, solo per questo, affascinante.
Il Mare, magnifico e terribile,  nelle sue calme come nelle sue tempeste.

Due soli ricordi legano la mia infanzia al Verde. 
Mia madre, sul poggiolo di casa, al sesto piano, che curava i suoi (pochi) gerani  rosa  e le sue begoniette (anch'esse rigorosamente rosa ) . E' stato sufficiente quel  “timido poggioletto rosa”  a suscitare in me , dopo tanti anni la passione per il Giardino ?

Dal canto suo mio padre sosteneva che “i fiori non servono a niente,  prima o poi appassiscono e non sono nemmeno commestibili” ,  quindi da quella parte un “input” verso il giardinaggio mi sembra proprio da escludere.

Il secondo ricordo è la Villa Imperiale ,  parco pubblico di Genova,  dove ho passato molto tempo della mia infanzia.   La parte aperta al pubblico costituiva un parco di medie dimensioni (35/40000 mq),   che si estende tutt'ora lungo il pendio di una collina con buon effetto scenografico e che aveva visto tempi migliori ….. (già allora era molto trascurato in quanto a manutenzione) .
L'unico colore che adornasse le aiole era il rosso acceso delle canna indica, che contrastava con violenza con i mille toni di verde della vegetazione circostante. Alberi d'alto fusto ombreggiavano i viali e le grandi macchie di cespugli sempreverdi che regnavano inselvatichite ed incontrastate sui declivi tra viali e vialetti. Ed erano quei macchioni il regno dei giochi e delle fantasie di noi bambini che frequentavamo il parco, ed in quei macchioni avevamo aperto i nostri sentieri segreti, i nostri rifugi, e lì si scatenava la nostra fantasia esplorando le giungle africane o il Far West a secondo dell'ispirazione del momento.   Lì ci sentivamo liberi.

Forse è l'inconsapevole ritorno della mente a quegli attimi di “libertà” che mi ha portato ad un “tardivo” amore per il Giardino ?  Di sicuro ha orientato il mio modo di vedere il giardino: il mio giardino ideale è natura in libertà, libera da schemi, vinca il migliore …. (con magari un aiutino ….).
Ma, ... tra il dire ed il fare.... il mio piccolo giardino “reale” è diventato molto più “domestico” di quanto avrei voluto che fosse …...

Già, il mio giardinetto “reale” ( con la “g” minuscola) è arrivato tardi , quasi inaspettato.

Avevo già 47 anni quando abbiamo potuto acquistare la casa di Fontanigorda, con quei pezzetti di “giungla” incolta tutto intorno. E così, senza alcuna esperienza pregressa , mi sono “rivelato” taglialegna, giardiniere ed ortolano, come un bruco che diventa farfalla e spicca il volo in un mondo che non aveva neppure immaginato.

E nel giardino ce lo mettiamo un prato? Si, ma ….. naturale …...
Mi perdonino , se possono, i fanatici del prato senza difetti, quello che sembra finto....
A me invece piace il prato naturale, con le violette , i crochi, le margheritine, le primule, e chi più ne ha ne metta.......; adoro il tarassaco con i suoi soffioni che il vento trasporta e diffonde.
Quanta poesia, e quanta natura, in un prato naturale..... In un prato naturale non esistono infestanti, è tutto in armonia, tutto accettato, perfino un pò di muschio non guasta!
Ognuno ha i suoi gusti, a me piace naturale, non rasato troppo basso, per lasciar crescere un pò di fiorellini, che lo rallegrano con i loro colori, e credetemi , se lo tagliate abbastanza spesso, non è affatto disordinato, ma vivo e vivace, il tutto con cure minime e nessun patema.... provare per credere.
Un fanatico del prato inglese, una volta mi ha detto che il mio prato , da come lo descrivevo, doveva sembrare "un campo di patate" : chiedo scusa per lui ai campi di patate, evidentemente quel "signore" non aveva mai visto un campo di patate, con la sua meticolosa e pur delicata geometria d'impianto. Sì perchè per me un campo di patate ha pure lui il suo fascino, pur essendo più regolare del mio prato.
Chiramente, in primavera, quando arrivo a Fontanigorda e trovo l'erba alta come me, ci vuole una bella botta col decespugliatore, giusto per far vedere chi comanda....., poi, con un paio di passate di rasaebrba a taglio alto, in un mesetto anche il mio comincia a sembrare un prato......naturale .

Bah! , come mio solito, ho iniziato un argomento serio ed ho finito “cazzeggiando” , perdonatemi, se potete, io sono fatto così …....